Dieci anni e sei mesi. Tanto è passato dal marzo 2012 quando, per la prima volta nella storia, gli impianti sportivi genovesi uscivano dalla gestione pubblica, peraltro disastrosa, di Sportingenova. In quel periodo Villa Gentile passava in gestione a pochi volontari e appassionati, uniti per difendere l’impianto da paventati ed indebiti utilizzi di quello che è rimasto ad oggi l’unico campo dedicato solo all’Atletica Leggera (Lagaccio, Carlini e, in anni più recenti, Sciorba non hanno avuto la stessa sorte)
Dieci anni e sei mesi: è tempo di bilanci. Prima di tutto un ringraziamento a chi ha lavorato a Villa Gentile nell’interesse dell’Atletica Leggera Ligure. Caldo, freddo, alluvioni, COVID, gare: loro c’erano sempre, a disposizione e a servizio di tutti! Sabrina, Daniele, Luigi e Mario, e ancora Gianni, Jacopo e Maurizio che hanno condiviso un pezzo di strada: grazie!
Sono stati i primi instancabili custodi del templio dell’atletica genovese. Custodi è una parola nobile, e loro hanno custodito Villa, per tutti noi, al meglio delle loro possibilità e dei mezzi messi loro a disposizione.
Inutile, però, nascondere che la gestione è stata un difficile percorso ad ostacoli.
Difficile far tornare i conti per le due società sportive che, undici anni fa, si sono caricate sulle spalle l’onere di “custodire” Villa quale ultimo baluardo metropolitano per l’Atletica “vera” fatta di corse, di salti, di lanci, ma anche di socialità, cultura, inclusione, rispetto.
Gestire un campo ricco di frequenze (Villa Gentile nel periodo pre-COVID vedeva oltre 60.000 presenze annue di studenti che gratuitamente frequentavano l’anello e oltre 100.000 presenze di atleti), ma povero di risorse economiche (con tariffe di ingresso intoccabili e definite dal Consiglio Comunale, ben al di sotto delle medie di mercato regionale e nazionale, dovendo garantire una apertura costante, dalle 8 del mattino alle 8 di sera, sabato e, in periodo di gare, domenica compresi) è stato, alla lunga, veramente estenuante.
Questo percorso difficile è stato comunque affrontato con sacrificio, con lavoro, serietà, imparzialità e onestà, in silenzio, sempre onorando gli impegni presi contrattualmente con la consapevolezza di lasciare un impianto migliore rispetto al 2011, con una pista nuova realizzata con fondi del Comune e una gradinata con fondi nazionali. Si poteva fare meglio? Forse.
Concetti complicati da capire per molti, semplici per chi ha vissuto e vive il mondo dell’atletica.
Purtroppo, non sempre l’ambiente dell’atletica genovese è in grado di “fare” in squadra. È la storia degli ultimi trent’anni a Genova: pochi papaveri a governare questo nobile sport con scarso o nullo interesse pubblico e sociale.
Semplici società sportive poco possono di fronte a rappresentanti della politica che, opportunamente alimentati dal capopopolo di turno, invece di rapportarsi con il gestore come “partner”, lo hanno ha attaccato strumentalmente.
E ancora alcuni personaggi, sedicenti “amici”, solo critici, mai propositivi, ma inneggianti l’unica bandiera a loro conosciuta: “tutto ci è dovuto!”.
Non ultima va citata la Presidenza del Comitato Regionale della FIDAL che, invece di giocare in squadra e cercare di capire le ragioni delle difficoltà della gestione, analisi che sarebbe stata utile anche in futuro, ha preferito interpretare in maniera fuorviante ed erronea i progetti e i programmi del gestore, con evidente risultato di destabilizzare l’ambiente.
L’Atletica Ligure non merita questo. Merita uno spirito di squadra che sembra, sfortunatamente, molto lontano…
Ciononostante, negli ultimi anni l’attuale gestore ha proposto diversi progetti per il miglioramento ed il completamento di Villa Gentile, corredati da piani finanziari sostenibili e equilibrati e con il coinvolgimento di soggetti privati e sponsor. Progetti che sono stati condivisi con il Comune di Genova.
Se solo il Comune avesse dato un cenno, oggi quei progetti sarebbero realtà e Villa sarebbe completamente nuova, sostenibile e a zero costi per l’Amministrazione.
Ciò non è stato possibile, per ragioni a tutt’oggi incomprensibili.
Così, ad agosto 2021, dopo aver sopportato costi spaventosi a favore di tutta la comunità dell’atletica genovese, l’attuale gestore ha comunicato al Comune di Genova che alla scadenza naturale del contratto (5 marzo 2022) avrebbe concluso la sua decennale esperienza, avendo comunque adempiuto a tutti gli obblighi contrattuali assunti. Il Comune ad ottobre 2021 confermava quindi che avrebbe bandito la gara per l’affidamento alla nuova gestione nei tempi.
A marzo 2022 il Comune, non ancora pronto con la nuova gara, chiedeva al gestore di proseguire per ulteriori tre mesi (proroga tecnica): richiesta accolta per garantire continuità alle scuole e all’attività agonistica.
A giugno 2022 il Comune ha reiterato al gestore la richiesta di proseguire fino a fine anno, nelle more della preparazione della nuova gara, non ancora pronta.
Sfortunatamente, la richiesta non era più insostenibile per i conti del gestore e quindi, sempre nell’interesse supremo dell’attività atletica, il gestore stesso ha dato la sua disponibilità a rimanere fino a settembre, tempo nel quale il Comune ha pubblicato una gara l’affidamento temporaneo per Villa, ed in linea per il passaggio di consegne in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico e della parte finale della stagione agonistica.
Adesso è davvero finita, con Villa Gentile nuova per due terzi, più bella, funzionale e moderna rispetto al 2012, con la consapevolezza di avercela messa tutta nel rispetto alle condizioni.
Villa Gentile ha superato pure il periodo COVID durante il quale la nostra gestione, da qualcuno definita rigida, ha permesso di tenere il campo SEMPRE aperto, anche durante il primo lockdown. Ci auguriamo che possa essere definitivamente solo un brutto ricordo e che Villa Gentile possa tornare rapidamente ai numeri di qualche anno fa, magari incrementandoli sulla scia dell’esempio dei nostri campioni nazionali.
Ci vedremo ancora a Villa, solo con un ruolo diverso: da semplici appassionati, accompagnatori, dirigenti, genitori.
Ad majora semper, viva l’Atletica Leggera, viva Villa Gentile!
Dieci anni e sei mesi: è tempo di bilanci. Prima di tutto un ringraziamento a chi ha lavorato a Villa Gentile nell’interesse dell’Atletica Leggera Ligure. Caldo, freddo, alluvioni, COVID, gare: loro c’erano sempre, a disposizione e a servizio di tutti! Sabrina, Daniele, Luigi e Mario, e ancora Gianni, Jacopo e Maurizio che hanno condiviso un pezzo di strada: grazie!
Sono stati i primi instancabili custodi del templio dell’atletica genovese. Custodi è una parola nobile, e loro hanno custodito Villa, per tutti noi, al meglio delle loro possibilità e dei mezzi messi loro a disposizione.
Inutile, però, nascondere che la gestione è stata un difficile percorso ad ostacoli.
Difficile far tornare i conti per le due società sportive che, undici anni fa, si sono caricate sulle spalle l’onere di “custodire” Villa quale ultimo baluardo metropolitano per l’Atletica “vera” fatta di corse, di salti, di lanci, ma anche di socialità, cultura, inclusione, rispetto.
Gestire un campo ricco di frequenze (Villa Gentile nel periodo pre-COVID vedeva oltre 60.000 presenze annue di studenti che gratuitamente frequentavano l’anello e oltre 100.000 presenze di atleti), ma povero di risorse economiche (con tariffe di ingresso intoccabili e definite dal Consiglio Comunale, ben al di sotto delle medie di mercato regionale e nazionale, dovendo garantire una apertura costante, dalle 8 del mattino alle 8 di sera, sabato e, in periodo di gare, domenica compresi) è stato, alla lunga, veramente estenuante.
Questo percorso difficile è stato comunque affrontato con sacrificio, con lavoro, serietà, imparzialità e onestà, in silenzio, sempre onorando gli impegni presi contrattualmente con la consapevolezza di lasciare un impianto migliore rispetto al 2011, con una pista nuova realizzata con fondi del Comune e una gradinata con fondi nazionali. Si poteva fare meglio? Forse.
Concetti complicati da capire per molti, semplici per chi ha vissuto e vive il mondo dell’atletica.
Purtroppo, non sempre l’ambiente dell’atletica genovese è in grado di “fare” in squadra. È la storia degli ultimi trent’anni a Genova: pochi papaveri a governare questo nobile sport con scarso o nullo interesse pubblico e sociale.
Semplici società sportive poco possono di fronte a rappresentanti della politica che, opportunamente alimentati dal capopopolo di turno, invece di rapportarsi con il gestore come “partner”, lo hanno ha attaccato strumentalmente.
E ancora alcuni personaggi, sedicenti “amici”, solo critici, mai propositivi, ma inneggianti l’unica bandiera a loro conosciuta: “tutto ci è dovuto!”.
Non ultima va citata la Presidenza del Comitato Regionale della FIDAL che, invece di giocare in squadra e cercare di capire le ragioni delle difficoltà della gestione, analisi che sarebbe stata utile anche in futuro, ha preferito interpretare in maniera fuorviante ed erronea i progetti e i programmi del gestore, con evidente risultato di destabilizzare l’ambiente.
L’Atletica Ligure non merita questo. Merita uno spirito di squadra che sembra, sfortunatamente, molto lontano…
Ciononostante, negli ultimi anni l’attuale gestore ha proposto diversi progetti per il miglioramento ed il completamento di Villa Gentile, corredati da piani finanziari sostenibili e equilibrati e con il coinvolgimento di soggetti privati e sponsor. Progetti che sono stati condivisi con il Comune di Genova.
Se solo il Comune avesse dato un cenno, oggi quei progetti sarebbero realtà e Villa sarebbe completamente nuova, sostenibile e a zero costi per l’Amministrazione.
Ciò non è stato possibile, per ragioni a tutt’oggi incomprensibili.
Così, ad agosto 2021, dopo aver sopportato costi spaventosi a favore di tutta la comunità dell’atletica genovese, l’attuale gestore ha comunicato al Comune di Genova che alla scadenza naturale del contratto (5 marzo 2022) avrebbe concluso la sua decennale esperienza, avendo comunque adempiuto a tutti gli obblighi contrattuali assunti. Il Comune ad ottobre 2021 confermava quindi che avrebbe bandito la gara per l’affidamento alla nuova gestione nei tempi.
A marzo 2022 il Comune, non ancora pronto con la nuova gara, chiedeva al gestore di proseguire per ulteriori tre mesi (proroga tecnica): richiesta accolta per garantire continuità alle scuole e all’attività agonistica.
A giugno 2022 il Comune ha reiterato al gestore la richiesta di proseguire fino a fine anno, nelle more della preparazione della nuova gara, non ancora pronta.
Sfortunatamente, la richiesta non era più insostenibile per i conti del gestore e quindi, sempre nell’interesse supremo dell’attività atletica, il gestore stesso ha dato la sua disponibilità a rimanere fino a settembre, tempo nel quale il Comune ha pubblicato una gara l’affidamento temporaneo per Villa, ed in linea per il passaggio di consegne in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico e della parte finale della stagione agonistica.
Adesso è davvero finita, con Villa Gentile nuova per due terzi, più bella, funzionale e moderna rispetto al 2012, con la consapevolezza di avercela messa tutta nel rispetto alle condizioni.
Villa Gentile ha superato pure il periodo COVID durante il quale la nostra gestione, da qualcuno definita rigida, ha permesso di tenere il campo SEMPRE aperto, anche durante il primo lockdown. Ci auguriamo che possa essere definitivamente solo un brutto ricordo e che Villa Gentile possa tornare rapidamente ai numeri di qualche anno fa, magari incrementandoli sulla scia dell’esempio dei nostri campioni nazionali.
Ci vedremo ancora a Villa, solo con un ruolo diverso: da semplici appassionati, accompagnatori, dirigenti, genitori.
Ad majora semper, viva l’Atletica Leggera, viva Villa Gentile!
Lanfranco Marasso (presidente Quadrifoglio)